Il contesto di intervento
La cooperativa San Martino svolge la propria mission nel territorio della provincia di Siracusa dedicando attenzione al contesto cittadino di Siracusa per poter attuare
- l’inclusione sociale delle persone con disabilità in carico ai servizi della cooperativa, attraverso progetti interventi socio-sanitari integrati innovativi e di qualità costruiti per la singola personale in relazione al contesto di vita (famiglia, scuola, quartiere, associazioni)
- lo sviluppo della cultura della cooperazione sociale come strumento di sviluppo economico e culturale nella comunità locale
- una comunicazione sociale concretamente attiva attraverso i canali social (facebook), il sito, il bilancio sociale, le Carte dei servizi ma anche attraverso le persone che lavorano e che operano in linea con la mission della Cooperativa sul territorio.
La sede operativa della cooperativa è ubicata al piano terra di una palazzina, all’interno di un residence con spazi verdi e parcheggi, nel quartiere Tiche servito dai mezzi pubblici, da attività commerciali.
La fotografia del territorio che viene presentata, trae spunto dalle analisi contenute nel Piano di zona 2013-2015 del Distretto socio-sanitario 48 (pubblicato sul sito del Comune di Siracusa). Il territorio è stato suddiviso in due Aree Omogenee Distrettuali: “Valle dell’Anapo” dove confluiscono i sette comuni della zona montana: Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino e “Siraka” con i comuni di Siracusa, Floridia, Priolo Gargallo e Solarino.
Il capoluogo Siracusa presenta le caratteristiche di una città che si affaccia sul mare, ricca di un notevole patrimonio culturale, meta di flussi turistici in lunghi periodi dell’anno con una forte presenza di terziario e servizi.
Dall’analisi sociale emergono criticità che, analogamente al contesto italiano più generale, sono significative anche a livello di ambito distrettuale. In particolare:
- L’incremento progressivo della popolazione anziana che comporterà una difficoltà di risposta alle istanze se non vi sarà un adeguamento dei servizi e soprattutto l’attivazione di servizi integrati socio sanitari;
- L’immigrazione che vede da un lato un aumento dell’immigrazione clandestina e dall’altro la stabilizzazione familiare dovuta al ricongiungimento. Parte del territorio del distretto, in particolare Siracusa, è da tempo oggetto di fenomeni immigratori.
- Il rapido cambiamento del modello familiare, determinando una considerevole fragilità;
- L’incremento della non autosufficienza adulta;
- La mancanza di una adeguata informazione ai singoli ed alle famiglie del sistema complessivo di “offerta” in campo socio-sanitario.
- Il progressivo impoverimento delle famiglie, conseguente alla mancanza di lavoro e di nuove opportunità di inserimento socio-lavorativo.
Il contesto territoriale e la Disabilità
Anche per i disabili la domanda si concentra sull’assistenza domiciliare e le strutture residenziali, il
trasporto, il sostegno economico, i servizi di supporto alle famiglie, l’istituzione di centri culturali e
ricreativi, l’accompagnamento al lavoro. Sulla base dei bisogni emersi dalla domanda sociale, si è rilevata, analogamente all’area degli anziani, la necessità di favorire la permanenza del disabile nel proprio domicilio, sostenendo il nucleo familiare nella responsabilità di cura.
A tale fine, a sostegno della permanenza in famiglia, sono stati mantenuti il servizio domiciliare (ADH) e i centri diurni, al fine di intervenire a favore della famiglia, e nel contempo, offrire al disabile opportunità di interessi e di svago. Nell’ambito della disabilità assume particolare rilevanza l’Assistenza Domiciliare Integrata quale intervento integrativo socio sanitario.
I bisogni espressi nell’area disabilità sono:
– Progetti terapeutici individuali destinate alla disabilità psichica;
– Corsi di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo
– Gruppo appartamento
– Assistenza domiciliare
– Inserimenti lavorativi per aumentare il grado di autonomia
– Educativa domiciliare per i minori disabili
– Progetti di vita art. 14 legge 328/2000
– Centri socio-educativi
– Progetti per il “Dopo di Noi”