Servizi in convenzione

Centro di Riabilitazione Isoptera

Il Centro di riabilitazione Isoptera fornisce interventi riabilitativi altamente specializzati ad utenti con diverse forme di disabilità:

 

  1. grave deficit visivo anche associato a pluridisabilità
  2. patologie della visione binoculare (strabismo, ambliopia, diplopia…)
  3. ipovisione con necessità di addestramento all’utilizzo di ausili ottici e/o informatici
  4. disturbi dello spettro autistico
  5. disturbi del linguaggio, disabilità intellettiva, ritardo globale dello sviluppo, disturbo della coordinazione motoria, disturbi del comportamento, disturbi dell’apprendimento.  

Modalità di erogazione del servizio

 

Il servizio viene erogato in convenzione con l’ASP di Siracusa in forma ambulatoriale. Il Centro di Riabilitazione garantisce l’apertura dalle 8.00 alle 20.00dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle 13.15 il sabato. I familiari dei beneficiari possono parlare con la Direzione previo appuntamento.

 

L’utente che necessita di una riabilitazione può scegliere il Centro convenzionato al quale rivolgersi per il trattamento riabilitativo, nel momento in cui compila la richiesta presso il servizio di Medicina riabilitativa. I medici del suddetto servizio convocano l’utente ed autorizzano la riabilitazione definendone la tipologia e la frequenza.

 

Nel caso l’utente contatti il Centro di riabilitazione prima di avere l’autorizzazione da parte dell’ASP, viene informato dall’Assistente Sociale sull’iter da effettuare per l’avvio della pratica in convenzione.

 

La retta dell’ASP comprende: (indipendentemente dal numero delle terapie autorizzate dall’impegnativa) il lavoro dell’equipe, necessaria all’integrazione delle conoscenze e delle competenze; il lavoro di rete in collaborazione con le Istituzioni, la Scuola, la Famiglia; le sedute con i terapisti, i colloqui psicologici, sociali e le visite mediche.

Il numero di sedute con i terapisti, (da 2 a 5 sedute settimanali), viene autorizzato dall’ ASP per un periodo di tre mesi; per la continuazione della presa in carico è necessaria una visita di proroga trimestrale presso il Servizio di Medicina Riabilitativa dell’ASP.

Procedure di accoglienza e presa in carico

 

Il Centro di Riabilitazione accoglie in convenzione persone disabili inviate, con un documento di autorizzazione “impegnativa”, dal Servizio di Medicina Riabilitativa dell’ASP di Siracusa.

 

L’utente viene accolto presso il Centro di Riabilitazione dall’equipe multidisciplinare (direttore sanitario, psicologa e assistente sociale) con un primo appuntamento al fine di registrare le prime informazioni riguardo l’utente, le aspettative della famiglia e di presentare il Centro Isoptera, svolgere gli adempimenti burocratici e sottoscrivere il Regolamento interno. In seguito il Direttore Sanitario affida l’utente ai terapisti della riabilitazione in base alla tipologia dei trattamenti necessari.

 

Valutazione

Il primo periodo è dedicato all’ osservazione durante le attività proposte dai terapisti e alla somministrazione dei test per la valutazione (collegamento a elenco test) riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale.

 

Progetto riabilitativo

La fase di valutazione è seguita dalla redazione di un progetto riabilitativo individualizzato che viene condiviso con i famigliari dell’utente e, quando possibile, con gli operatori della Neuropsichiatria infantile dell’ASP, con gli insegnanti e gli operatori di Assistenza alla Autonomia e alla Comunicazione della scuola frequentata. L’equipe degli operatori che seguono gli utenti si riunisce periodicamente per discutere ed orientare la riabilitazione al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel progetto riabilitativo che viene infatti aggiornato periodicamente.

 

Il Progetto prevede:

trattamenti diretti agli utenti presso il Centro di Riabilitazione;

trattamenti indiretti (svolti cioè con i famigliari, con gli insegnanti di sostegno, con gli operatori ASACOM  attraverso colloqui per il confronto sul progetto riabilitativo): le riunioni di equipe, l’elaborazione dei test e dei progetti individualizzati, la progettazione e realizzazione del materiale personalizzato per la riabilitazione.

Trattamenti riabilitativi

Psicomotricità intesa come intervento riabilitativo che coinvolge l’individuo sia a livello funzionale che cognitivo, affettivo e relazionale.

Stimolazione e riabilitazione visiva finalizzata al mantenimento e all’esercizio del residuo visivo, alla riabilitazione dello strabismo, della diplopia e dell’ambliopia.

Logoterapiafinalizzata alla comunicazione in senso globale (espressione orale e scritta, mimica facciale, modulazione della voce, etc.)

Addestramento all’utilizzo di ausili ottici ed informatici rivolti a soggetti ipovedenti

Colloqui psicologici con la famiglia vista come sistema aperto, in continua reciprocità con l’ambiente esterno (scuola, quartiere, gruppi…) in continua evoluzione e composta da parti interagenti.

Modello di intervento

Il modello di intervento adottato si basa:

  • sulla valorizzazione del lavoro di equipe, puntando all’integrazione delle conoscenze e delle competenze, riconoscendo il gruppo come soggetto plurale di osservazione e di intervento;
  • sull’utilizzo del Gioco inteso come tempo e spazio privilegiato in cui potersi esprimere valorizzando il positivo di ognuno;
  • sul concetto di globalità della persona considerata nei suoi aspetti affettivi, relazionali, cognitivi e funzionali;
  • sulla promozione di un effettivo lavoro di rete in collaborazione con le Istituzioni, la Scuola, la Famiglia e le Associazioni del territorio
  • sul concetto di Cura come scambio nella relazione tra chi la offre e chi la riceve

 

Verifiche e rivalutazioni

Il Progetto Riabilitativo viene periodicamente aggiornato, condividendolo con la famiglia, in base allo stato di avanzamento degli obiettivi prefissati dall’equipe, il Centro comunica periodicamente i dati riabilitativi al Servizio di Medicina Riabilitativa dell’ ASP che autorizza le proroghe dell’attività riabilitativa. Anche le dimissioni dal Centro vengono condivise con la famiglia e possono dipendere dal raggiungimento degli obiettivi, da una richiesta dell’utente o da assenza prolungata ed ingiustificata alla terapia.

 

Condizioni economiche del servizio

Il servizio si svolge in convenzione con l’ASP di Siracusa e non ha costi per l’utenza in possesso di autorizzazione al trattamento del servizio di Medicina riabilitativa.

Particolari ambiti di intervento

La cooperativa ha maturato negli anni una specifica esperienza nell’ambito dell’Ipovisione e dell’Autismo affiancando alle attività previste dalla convenzione ex art- 26 anche attività non previste dalla convenzione, su richiesta della famiglia, in libera professione secondo l’autorizzazione sanitaria in essere.

Ipovisione

Il bambino dopo la nascita completa rapidamente lo sviluppo visivo grazie ad un vero e proprio allenamento spontaneo delle sue capacità visive. Il bambino con deficit visivo che non è in grado di percepire adeguatamente gli stimoli dell’ambiente circostante, necessita di particolari facilitazioni visive per poter attivare il suo pur minimo residuo che altrimenti tenderebbe ad atrofizzarsi.

Il lavoro svolto nel campo delle stimolazioni visive spesso non è separabile dagli altri trattamenti, tutti finalizzati ad un intervento globale del bambino nel tentativo di un recupero più ampio possibile.

Ipovedenti

L’ipovedente è quel soggetto affetto da una menomazione bilaterale irreversibile della visione centrale (visus per lontano con la migliore correzione inferiore ai 3/10, visus per vicino con la migliore correzione inferiore a 10cp ) e/o periferica ( campo visivo limitato a meno di 10° – 15°) o affetto da altre disabilità visive (lesioni cerebrali).

Non Vedenti

Sono quei soggetti con acuità visiva inferiore ai 5/100; anche il soggetto che dispone di sola percezione luce deve poter essere sottoposto a trattamento riabilitativo per sfruttare a scopo funzionale il suo residuo visivo.

 

Gli obiettivi specifici dell’intervento riabilitativo sono:

  • ottimizzare il livello della funzionalità visiva.
  • rendere conscio il paziente del suo residuo visivo affinché, recuperando alcune abilità ed autonomie, la sua disabilità non si trasformi in handicap.

Valutazione e addestramento di ausili ottici ed informatici per ipovedenti

nel caso di paziente che necessita di ausilio per handicap visivo (cieco parziale, ipovedente visus <1/20 sino a 3/10). Il Centro di Riabilitazione Isoptera, si pone come obiettivo prioritario quello di ottimizzare il livello della loro funzionalità visiva rendendo il paziente consapevole del suo residuo visivo anche con l’individuazione di ausili ingrandenti ottici o informatici, che con adeguato addestramento permettono un miglioramento della qualità della vita. 

Addestramento all’utilizzo di Ausili ottici e/o informatici per ipovedenti

Vi sono tre tipi di ausili o accorgimenti utili per l’ipovisione che servono ad ingrandire e, dunque , a permettere una migliore visione:

  • Ausili ottici ;
  • Ausili ingrandenti elettronici ;
  • Accorgimenti non ottici ;

Ausili ottici

Occhiali da lettura ingrandenti

Gli occhiali da lettura per ipovedenti consistono in lenti da lettura più forti del normale inserite in una montatura di tipo normale per cui la distanza di lavoro deve essere avvicinata .Un altro tipo di occhiali per vicino utilizza le lenti aplanatiche.Illoro aspetto è esteticamente accettabile , forniscono un buon campo visivo ed immagine nitida, ma impongono comunque una distanza ravvicinata al lavoro o alla lettura.

Lenti protettive filtranti

Le lenti protettive vengono spesso consigliate agli ipovedenti per diminuire l’abbagliamento ed aumentare i contrasti .

Ausili ingrandenti elettronici

Video ingranditori con televisione a circuito chiuso

Questo sistema ingrandisce gli oggetti utilizzando una telecamera messa a fuoco su un ripiano movibile che permette di proiettare i caratteri o il materiale da lavoro su uno schermo televisivo od un monitor e può quindi essere adoperato per leggere, scrivere o per svolgere i lavori manuali .

Sistemi computerizzati

I normali computers possono essere utilizzati dall’ipovedente con programmi d’ingrandimento del testo. Il soggetto con gravi alterazioni visive potrà usufruire anche dei programmi di sintesi vocale.

Accorgimenti non ottici

  • Migliore illuminazione contrasto.
  • Sedersi vicino all’apparecchio televisivo.
  • Lampade speciali.
  • Filtri.
  • Libri stampati in caratteri più grandi.
  • Guide per la lettura e scrittura.
  • Leggìo.

Autismo

L’Autismo è un disturbo dello sviluppo psicologico con base biologica, che si origina nella primissima infanzia e viene diagnosticato in presenza di difficoltà in tre aree; ridotta interazione sociale, linguaggio ridotto o assente, presenza di comportamenti ripetitivi o interessi ristretti.

Gli interventi riabilitativi erogati agli utenti con D.G.S. (Disturbo Generalizzato dello Sviluppo) o Autismo sono in linea con quanto definito dalle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute dell’ottobre 2011 per “il trattamento del disturbo dello spettro autistico dei bambini e degli adolescenti”.

In particolare si fa riferimento a diversi approcci riabilitativi, tra i quali:

il programma T.E.A.C.C.H. (Treatment and Education of Autistic and communication handicapped) che prevede come strategie di intervento l’organizzazione e la strutturazione degli spazi, dei tempi e dei materiali utilizzando le capacità visuo-spaziali, generalmente buone nelle persone autistiche e che sono alla base della scelta di utilizzare strategie comunicative e strutturazione di tipo visivo. tuttavia il principio della scelta della forma di comunicazione più adatta a supporto della comunicazione verbale dipende dalla valutazione individuale del canale percettivo meglio utilizzabile dal singolo individuo.

ABA funzionale Approccio Pyramid Educational;  ideato per l’ équipe multidisciplinare.

Comprende l’analisi applicata del comportamento, i sistemi di rinforzo, le competenze comunicative e le strategie d’insegnamento specifiche da mettere in campo nel caso di comportamenti inadeguati.

Particolare importanza ha acquisito l’utilizzo della C.A.A (Comunicazione Aumentativa Alternativa) Comunicazione aumentativa e alternativa che fornisce un aiuto alla comunicazione per chi non può parlare. La C.A.A. non inibisce la comparsa del linguaggio orale, bensì permette alle persone che non parlano di far sentire la propria “voce”, di ridurre la frustrazione per non essere capiti e di sentirsi soggetti attivi della propria esistenza. Ne ha bisogno ogni persona con grave disordine della comunicazione, temporaneo o permanente, con bisogni comunicativi complessi per difficoltà nel linguaggio ricettivo ed espressivo, nella sfera motoria, cognitiva e del comportamento. Uno dei sistemi della CAA è il PECS “Picture Exchange Communication System” ovvero Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini. Tale sistema punta allo sviluppo della Comunicazione Funzionale e della Comunicazione come scambio sociale, attraverso un programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I – VI).

Molta importanza viene data agli aspetti dell’intersoggettività primaria e secondaria utilizzando la TED (Terapia di Scambio e Sviluppo) e la Stimolazione basale. La TED cioè la Terapia di Scambio e Sviluppo si basa essenzialmente sullo scambio tra il bambino e gli operatori (l’ambiente) in modo da favorire le capacità di socializzazione e di comunicazione.

Al tempo stesso viene implementato anche lo sviluppo del bambino proponendogli giochi ed attività adatti al suo livello di funzionamento cognitivo sotto forma di un contesto ludico che tenga conto di una “abilitazione” delle diverse funzioni di base deficitarie. La Terapia di Scambio e Sviluppo si propone di favorire le capacità funzionali del bambino incoraggiandone le iniziative in un clima di Tranquillità, Disponibilità e Serenità, termini che non rappresentano solo una modalità generica di approccio trasversale alla maggior parte dei trattamenti riabilitativi ma giocano un ruolo preciso sul versante neurofisiologico (Visconti, 2004, p.37).

La Stimolazione Basale, il metodo del Prof. A. Fröhlich – Germania, nasce come intervento riabilitativo, di accompagnamento e di sostegno per le persone con grave disabilità, finalizzata principalmente a stimolare un maggior sviluppo delle capacità di chi è gravemente svantaggiato per favorire un aumento della motivazione e della consapevolezza della propria esistenza e migliorare così la qualità della vita. Viene utilizzata dal nostro CDR per i bambini con DGS al fine di agire sulle difficoltà sensoriali e sulle difficoltà di organizzazione del gioco simbolico. Infatti la stimolazione basale crea un ambiente armonioso e stimolante che permette al bambino di “viversi” e “percepirsi” come un essere umano attivo nel suo ambiente. Attraverso la proposta di stimoli semplici sensoriali si cerca di aiutare il bambino a scoprire se stesso e il proprio corpo. La stimolazione basale aiuta a cambiare la caotica sovrabbondanza di stimoli e ad avvicinarsi al mondo come struttura più comprensibile.

 

IL Training sulle abilità sociali

Le abilità sociali sono quelle che regolano l’interazione tra le persone. Tutti noi utilizziamo lo sguardo per comunicare, guardiamo l’altro per condividere il suo pensiero, o per comunicare il nostro dissenso; evitiamo lo sguardo dell’altro se  abbiamo timore, vergogna; sfidiamo l’altro con lo sguardo, conquistiamo la stima dell’altro con lo sguardo, il suo amore, ecc…

La letteratura scientifica utilizza il termine deficit sociale per descrivere alcune caratteristiche del funzionamento sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Si tratta della difficoltà a conseguire e maneggiare pienamente quegli apprendimenti sociali  considerati innati, che può avere un ruolo limitante nella possibilità di successo scolastico e lavorativo. Il training di gruppo prevede attraverso la creazione di un ambiente positivo e supportante di:

  • Lavorare con coppie o gruppi di bambini
  • Dare la priorità ad attività che richiedono cooperazione e collaborazione
  • Insegnare a considerare la prospettiva di altre persone
  • Insegnare a considerare le preferenze e gli interessi dei compagni

Parent training  

Al fine di aumentare le competenze genitoriali, di accogliere ed elaborare vissuti di inadeguatezza e frustrazione che troppo spesso rischiano di non avere sufficienti tempi e spazi di ascolto, il centro di riabilitazione della Cooperativa San Martino organizza in regime privato per i genitori i gruppi di parent training.

 

Valutazione e addestramento di comunicatori

In regime privato, nel caso di paziente che necessita di ausilio per la comunicazione, il Centro di Riabilitazione Isoptera, si pone come obiettivo prioritario quello di raggiungere un livello di scambio comunicativo utile ad esprimere  bisogni, desideri, pensieri in rapporto alle  potenzialità del singolo, ma sempre in modo funzionale ed intenzionale alla valutazione relativa ai prerequisiti della comunicazione caratterizzati da: attivazione, orientamento, interesse per il viso, attenzione congiunta e imitazione. Viene avviato un percorso secondo le metodologie di CAA che permette, in prima istanza, all’utente in oggetto di acquisire un buon livello di utilizzo dei comunicatori cartacei. Si valuta  il possibile passaggio ad un supporto multimediale. Il comunicatore multimediale, rispetto al cartaceo, ha maggiore versatilità, ha l’uscita in voce ed è spesso socialmente più accettato, aspetto quest’ultimo da non sottovalutare per la buona riuscita della generalizzazione della comunicazione nei vari contesti di vita.

Dati sugli obiettivi del Centro di Riabilitazione dell’anno 2020

Prese in carico 2020

Nel corso dell’anno 2020 il Centro di Riabilitazione ha preso in carico nuovi 24 utenti, di cui:

Dimissioni 2020

Nel corso dell’anno sono state effettuate 24 dimissioni. Di seguito vengono specificati i motivi delle dimissioni:

Utenti in carico nell’arco dell’anno 2020: 158

Diagnosi degli utenti: Disturbi dello spettro autistico, disturbi neurovisivi, disturbi specifici del linguaggio associati o meno a disprassia, Disabilità intellettiva, ritardo psicomotorio associati o meno a prematurità, PCI, disturbi evolutivi specifici misti, disturbi del comportamento associati o meno a disturbi della sfera relazionale ed emozionale, Sindrome di Charge, Sindrome di Phelan Mc Dermid, disturbi specifici di apprendimento, disturbi della funzione motoria.

 

Il numero complessivo di prestazioni erogate n.8.025 di cui:

In percentuale:

Indicatori del processo

Sono stati raggiunti complessivamente:

  • almeno il 50% degli obiettivi pianificati per ogni utente;
  • almeno l’80% degli obiettivi pianificati complessivamente;
  • numero progetti condivisi e tempistica della condivisione: sono stati condivisi con le famiglie il 100% dei progetti di cui il 90% in presenza e il 10% a distanza; le date di scadenza della condivisione hanno subito dei ritardi dell’emergenza sanitaria da Covid-19
  • numero incontri scuola – in presenza sono stati effettuati solo 6 incontri a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19
  • tempi di gestione dei RIU il 100% delle richieste degli utenti è stata esitata entro i 15 gg